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  • Immagine del redattoreCarlotta Pizzi

Il Cerchio della Vita

Non può esistere insegnamento, formazione o percorso che non tenga conto dell’importanza dei simboli.


Nell’Antica Grecia era un anello spezzato in due parti a suggellare un accordo, perché il loro combaciare ne era prova certa, e simbolo significa letteralmente "mettere insieme".


Tra i simboli più potenti c’è il cerchio, dove ogni punto dista ugualmente dal centro. Sono stata fortunata, perché mi è stato insegnato il suo valore in piena adolescenza, quando ti costruisci una percezione durevole dell’esistenza e delle relazioni.



Sedersi intorno a un cerchio sapendo che ognuno avrà il diritto di parlare e di ascoltare è un rituale potente. Negli alberi, negli occhi, in ogni elemento vitale il cerchio ci ricorda che ogni cosa torna finché non l’abbiamo risolta. Le discipline orientali ci ricordano che la vita e l'educazione stessa di ciascuno di noi non dipende dalla linearità, ma dal percorso circolare delle nostre azioni ed esperienze.

Ma anche l'Occidente ha compreso da tempo il valore di questo tipo di percezione dell'esistenza.


🖌”Tutte le cose dritte mentono. Ogni verità è ricurva, il tempo stesso è un circolo” scrive Nietzsche.


Per lo stesso motivo, nonostante ora ci siano negati, non dimentichiamo quanto indispensabile sarà tornare ad abbracciarci.

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